Maria, giovane signora americana, viene a passare qualche tempo a Roma, da una sorella. Essa ha lasciato a Filadelfia il marito e la piccola figlia: avendo conosciuto l'insegnante Giovanni Doria, s'innamora del giovane italiano. La relazione dura già da un mese quando, in seguito ad una telefonata dall'America, Maria decide di partire immediatamente. La raggiunge alla stazione Giovanni, che reclama una spiegazione. I due discutono lungamente: Maria, ch'era decisa a seguire il richiamo dei cari lontani, sta per capitolare, quando l'incontro col nipote Paul le fornisce un pretesto per sottrarsi alle insistenze di Giovanni. Questi, sentendosi offeso, la schiaffeggia. I due si separano. Incontratisi di nuovo si rifugiano in un vagone abbandonato: qui li scopre un frenatore, che li conduce al commissariato della stazione. Quando Maria dichiara che partirà, i due vengono rilasciati. Per Giovanni la delusione è amara: Maria, che il timore dello scandalo ha indotto alla partenza, gli giura eterno amore.