Graziosa e spregiudicata, una giovane maestra elementare, dopo diversi spostamenti dovuti al suo anticonformismo, giunge in quel di Ragusa ove l'accolgono la diffidenza del direttore didattico, l'amore seminascosto del collega incapace di reagire, una decina di alunni soltanto. Un giovanottello che ardisce fare pubblicamente delle proposte a Elena, viene trovato morto nella piazza principale. Qualche giorno dopo lo seguono due motociclisti inviati da Palermo a "punire" la maestrina. D'altra parte, questa appare a tutti come una "misteriosa potenza": viene circondata da esagerato rispetto e viene messa persino in movimento la macchina politico-amministrativa per il varo di una "legge speciale" di riforma edilizia della depressa città. Ma è proprio questa conquista, dimostratasi un'illusione poiché della legge è stata approvata solo la parte che favorisce la speculazione di "qualcuno", che conduce Elena a individuare nel barone all'antica, gentile e irreprensibile suo protettore, l'anima nera che si è servito di lei. Ormai è troppo tardi.