Ogni anno, una vecchia miliardaria americana, che ama giocare a scopone scientifico, viene a Roma col suo segretario ed ex-amante George, s'installa in una lussuosa villa confinante con un misero agglomerato di baracche, e chiama a giocare, regalandogli un milione, lo straccivendolo Peppino e sua moglie Antonia, donna delle pulizie. I due poveracci, che hanno cinque figli e conducono una vita grama, sognano ogni volta di poter trasformare, con una grossa vincita, la loro esistenza, ma restano regolarmente delusi. Finalmente, una sera riescono a vincere più di duecento milioni. Caduta in deliquio per la rabbia d'essere stata sconfitta, la vecchia sembra li' li' per morire, ma si riprende, grazie a iniezioni e sorsate d'ossigeno, e in una nuova serie di partite batte i due tapinelli, che restano di nuovo senza un soldo. Imputando il disastro a Peppino, Antonia cambia partner; invita a giocare in coppia con lei un suo spasimante, Righetto, professionista e baro, ma anche questi, cui gli abitanti della borgata hanno affidato tutti i loro risparmi, viene battuto dalla vecchia, dopo essere riuscito a vincerle quasi mezzo miliardo. Mentre Righetto tenta il suicidio, per la vergogna d'essere stato sconfitto, Peppino e Antonia si riconciliano, rassegnandosi all'imbattibilità della vecchia. A vendicarli di tante delusioni, però, pensa Cleopatra, la loro primogenita, che all'aeroporto consegna alla miliardaria, in partenza per l'America, un dolce avvelenato.