I traffici sul porto di Oakland sono controllati da due famiglie in perenne conflitto tra di loro. Una è composta da asiatici, l'altra da afroamericani. L'equilibrio è molto precario, e la lotta per accaparrarsi spazi e denaro è sempre in agguato. Quando durante un conflitto a fuoco viene ucciso il figlio del capoclan asiatico, futuro erede dell'impero, la guerra è nuovamente dichiarata. Han, fratello maggiore del morto, finito in galera a Hong Kong a causa della famiglia, evade, arriva in America, comincia a indagare e su di lui subito incombe una doppia minaccia: da parte degli afroamericani e da parte dei veri assassini del fratello. Conosciuta Trish, figlia di Isaak il capo degli afroamericani, Han riesce con lei a predisporre un piano per risalire ai veri colpevoli e per smascherare i traffici illeciti. Il percorso è costellato di tante altre vittime, tra cui il fratello di Trish. Mentre Isaak porta avanti i contatti per nuovi, miliardari appalti, gli asiatici mettono in atto un doppio gioco, che Han riesce però a fermare. Il ragazzo ha poi un confronto decisivo con il padre, alla fine del quale il vecchio, sopraffatto dalla vergogna, si uccide. Quando le parti sono di fronte, arriva la polizia e l'ordine viene ristabilito. Trish e Han vanno via insieme.