L’affascinante vortice di violenza, lussuria, politica, fede, incesti e tradimenti tramandato dalle dinastie e dalla politica dell’epoca trova, ancora una volta, il Vaticano come arbitro dei conflitti fra regni e imperi e il personaggio di Rodrigo Borgia, in seguito salito al soglio pontificio col nome di Alessandro VI, alle prese con la difesa dello Stato della Chiesa dalle mire dei nemici e al mantenimento del suo potere straboccante. Dopo l’assassinio di Giovanni e l’insicurezza latente di un Rodrigo vacillante sul finale della prima stagione, la seconda serie dei Borgia riprende esattamente otto mesi dopo la morte dell’uomo (1494), pronta a traghettare il pubblico definitivamente nel Rinascimento e a concentrarsi sull’ascesa di Cesare.
Machiavelli, Michelangelo, Leonardo Da Vinci sono solo alcuni dei grandi pensatori dell’epoca che incroceranno la loro vita con i membri della famiglia Borgia.
Per il creatore Tom Fontana questa potente famiglia è “l’equivalente delle famiglie mafiose: le dinamiche e le motivazioni sono le stesse e la serie cerca di rendere i personaggi il più possibile contemporanei”.