A Cinisi, paesino siciliano schiacciato tra la roccia e il mare, nei pressi dell'aeroporto, utile quindi per il traffico di droga, cento passi separano la casa di Peppino Impastato da quella di Tano Badalamenti, il boss locale. Peppino, bambino curioso che non gradiva il silenzio opposto alle sue domande, al suo sforzo di capire, nel 1968 si ribella come tanti giovani al padre. Ma in Sicilia la ribellione diventa sfida allo statuto della mafia. Quando si batte insieme ai contadini che si oppongono all'esproprio delle loro terre per ampliare l'areoporto Peppino conosce le prime sconfitte ma scopre l'orgoglio di una vocazione. Dopo varie esperienze fonda "Radio aut" che infrange il tabù dell'omertà e con l'arma del ridicolo distrugge il clima riverenziale attorno alla mafia.Tano Badalamenti diventa Tano Seduto e Cinisi è Mafiopoli. Il clima per lui si fa pesante: il padre cerca di farlo tacere, madre e fratrello sono solidali con lui. Quando arriva il Settantasette, mentre c'è chi si rifugia nel privato, lui si presenta alle elezioni comunali. Due giorni prima del voto lo fanno saltare in aria sui binari della ferrovia con sei chili di tritolo. La morte coincide con il ritrovamento a Roma del corpo di Aldo Moro, viene rubricata come "incidente sul lavoro" poi, dopo che gli amici mettono a disposizione degli inquirenti molti indizi dell'esecuzione diventa addirittura "suicidio". Solo vent'anni dopo la Procura di Palermo rinvierà a giudizio Tano Badalamenti come mandante dell'assassinio. Il processo deve ancora essere celebrato. TRAMA LUNGA Cinisi, paesino siciliano tra mare e roccia, a pochi passi dall'aeroporto di Punta Raisi, fondamentale per il traffico della droga. Qui il piccolo Peppino viene introdotto nella 'onorata società' dal padre Luigi che aspira per lui al destino di un capo. Ma qualcosa di quel mondo, a cominciare dal silenzio opposto ad ogni domanda, non convince il bambino. I cento passi che separano la casa di Peppino da quella di Tano Badalamenti, il boss che regna su Cinisi, Peppino non li vuole fare. Il ragazzo diventa adolescente intorno al '68, quando in tutto il mondo i figli si ribellano alle certezze dei padri. La rivolta di Peppino diventa sfida alle regole imposte dalla mafia, al fianco dei contadini che si battono contro l'esproprio delle loro terre per ampliare un aeroporto mal sicuro. Avvicinatosi al Partito Comunista, Peppino dopo un po' verifica che c'è nei dirigenti troppa cautela, troppa burocratica disciplina. Allora insieme ad altri Peppino fonda un giornale, che fa opera di denuncia senza mezze misure. Pur ripudiato dal padre, Peppino dà vita a nuove iniziative: il circolo "Musica e cultura", le mostre fotografiche in piazza per denunciare malaffare e speculazioni, e infine 'Radio Aut', una emittente che diventa famosa in tutta la Sicilia. Pur avvisato e minacciato, Peppino cerca forme di impegno sempre più incisive. Nel 1978, in vista delle elezioni comunali, decide di candidarsi nelle liste di Democrazia Proletaria. Due giorni prima del voto salta in aria sui binari della ferrovia. La morte viene rubricata come 'incidente sul lavoro'.