Nino, un giovane napoletano trasferitosi a Rimini, ha preso in gestione una pizzeria, e dovrebbe finalmente, dopo tre anni di fidanzamento, sposare la gelosissima Anna. L'arrivo improvviso dell'amico Fabrizio, un romano spiantato e pasticcione che ha ereditato la fatiscente agenzia di investigazioni ACME, comprensiva del balbuziante fattorino Luigi, fa sì che le sue nozze subiscano un ulteriore ritardo in quanto l'amico, ospite di Nino, gli ha portato a casa una giovane filippina, Sioni, trovata piangente per strada, alla quale hanno rapito la piccola figlia, che Anna, invitata da Nino a casa sua per verificare l'irreprensibilità della sua condotta, trova sotto la doccia, rompendo col fidanzato. Questi, dopo un blitz nell'albergo dove Fabrizio, travestito da cameriera, sente un boss ordinare ai suoi scagnozzi di uccidere Sioni, riesce con l'amico a rintracciare la bambina pedinando i sequastratori ed a liberarla. Ma costoro intanto hanno sequestrato Sioni. Nino propone allora uno scambio madre-figlia al boss, organizzando l'incontro nell'agenzia imbottita di esplosivo artigianale. Il goffo Fabrizio "pasticcia" coi telecomando: le luci saltano, le cariche esplodono a caso e nella confusione generale (mentre la bimba è stata messa al sicuro da una vicina) Nino, Fabrizio e Sioni scappano inseguiti dai banditi, rifugiandosi nel Parco Giochi, mentre Luigi, defilatosi, cerca di avvertire la polizia con scarsi risultati, finché gli agenti non si decidono a muoversi ed a fermare il boss che sta per sparare ai giovani "detective". Mentre Sioni, sprovvista di permesso di soggiorno, deve rimpatriare con grande dolore di Fabrizio, di lei innamoratosi, la rappacificazione tra Nino ed Anna è di breve durata, perchè la nuova amica di Fabrizio viene scambiata da Anna per la nuova amante di Nino.