Nel 1980 Antonio Pisapia detto Tony è un affermato cantante di musica leggera. Dopo un trionfale concerto, in preda all'euforia, seduce una ragazzina, viene sorpreso da moglie e figlia, arrestato e incarcerato per stupro a minorenne. Nello stesso 1980 Antonio Pisapia, stopper in una squadra di serie A, segna un favoloso gol che vale l'ingresso in Coppa Uefa. La sua carriera è in ascesa quando, in allenamento, si rompe i legamenti ed è costretto a smettere. Quattro anni dopo, 1984. Assolto dalla legge, Tony ha però perso il rapporto con il pubblico. Nessuno lo chiama più, e il suo manager riesce a trovargli solo esibizioni in paesini di provincia. Antonio, preso il tesserino di allenatore, ha voglia di mettere in pratica certi suoi schemi, ma nessuno gli dà fiducia e finisce per provarli in modo ossessivo dentro casa. La moglie lo lascia, Antonio ha poi una relazione con Elena, un avvocato. Ma il suo equilibrio è ormai molto precario. Per riorganizzarsi, Tony cerca di acquistare un ristorante, ma la mafia arriva prima di lui. Tony e Antonio si incrociano al mercato. Tony poi lo chiama ma non lo trova. Deluso e sfiduciato, Antonio si spara. Tony si fa operare ad una cisti, poi va dal presidente della squadra di calcio di Antonio e lo uccide. Inseguito, sale su una barca e si getta in mare. Poco dopo eccolo in cella a cucinare il pesce, una sua specialità.