Vincenzo Bellini, che ha appena compiuto gli studi al Conservatorio di musica di Napoli, ha occasione di conoscere in casa di un alto magistrato, Fumaroli, la di lui giovane figlia Maddalena. Una sua sonata desta l'ammirazione della fanciulla, per la quale egli scrive una canzone d'amore: "Casta Diva". Grande è la sua delusione quando apprende che Maddalena è già stata promessa dal padre ad un ricco aristocratico napoletano, Ernesto Tosi. Quando scopre che il fidanzato di Maddalena amoreggia con la celebre cantante Giuditta Pasta e che Maddalena ne soffre, Bellini propone a quest'ultima di fuggire con lui in Sicilia. Maddalena acconsente dapprima, ma poi ritira il suo consenso, quando comprende che fuggendo con lei Bellini comprometterebbe la sua carriera. Profondamente ferito dal suo rifiuto, il musicista parte per Milano con Giuditta Pasta, che l'ama e ammira il suo genio. Sinceramente innamorata del musicista, la cantante porta al trionfo tutte le sue opere. Malgrado i grandi successi riportati, Bellini non si sente felice e trasfonde in ogni sua melodia tutta la tristezza del suo amore deluso. Quando con la Norma egli tenta un tema per lui del tutto nuovo, il pubblico non lo segue: l'opera viene fischiata. Maddalena che non ha mai cessato di pensare a Bellini, accorre, malgrado la salute malferma, a Milano per far inserire nel primo atto dell'opera quella romanza "Casta Diva" che le ha rivelato il genio del musicista. Portato all'entusiasmo da quella soave melodia, il pubblico acclama l'opera. Maddalena è già tornata a Napoli quando Bellini ha notizia del suo viaggio. Egli decide di raggiungerla, ma è troppo tardi: le fatiche del viaggio hanno aggravato il suo male ed ella è spirata col nome di Bellini sulle labbra.