Contiene i seguenti film: Giggi il bullo - 1982 ; La dottoressa preferisce i marinai - 1980 ; Gian Burrasca - 1982. Giggi non ama le vie di mezzo e i giri di parole: Giggi va per le spicce. La sua regola fondamentale per vivere e sopravvivere di prepotenze è quella che scrive un giorno con il pennarello su di un tavolino del bar: "Nella vita devi sempre menà per primo". E bene o male si guadagna la sua fetta di popolarità. La sua giornata non si può concludere senza una girandola di cazzotti in faccia. Le dà e le prende. Varietà di avventure e di personaggi, sviluppo impensabile di situazioni credibili o incredibili rappresentano la realtà di questo "eroe" destinato a finire o in galera o sulla lettiga di un pronto soccorso. Due giovani disoccupati, Cicca e Gianni, sono assunti da una ditta di pulizia e mandati a lavorare in un grande albergo romano in cui contemporaneamente sbarcano i marinai di una nave militare e il loro comandante, capitano Carlo Morelli. Mentre questi attende con impazienza di incontrarsi con l'amante, Paola, in un altra ala dell'albergo il capitano Smith, spia sovietica infiltratasi tra gli uomini di Morelli, si incontra con un suo collega del servizio segreto sovietico, il quale sapendo che Smith sta per essere smascherato gli spara: l'inglese sembra colpito a morte, ma non lo è. Al presunto omicidio assistono involontariamente Cicca e Gianni. Da quel momento essi devono guardarsi dal russo, deciso a uccidere anche loro. L'incessante fuga dei due su e giù per l'albergo, di corridoio in corridoio, di camera in camera, si combina con i goffi tentativi di Morelli di impedire alla moglie giunta inaspettata, di scoprire la presenza di Paola, con quelli della spia sovietica di far scomparire il presunto cadavere di Smith, con quelli di un cameriere di portare una medicina a un cliente affetto da aerofagia; con quelli di una terapista occupata con clienti focosi; e infine, coi tentativi della moglie di Morelli, che ha scoperto la tresca del marito, di vendicarsi seducendo Cicca. A complicare, ancor di più le cose giungerà la polizia ma l'esplosione di una bomba collocata nell'albergo da Smith porrà fine alla sarabanda. Giannino Stoppani è il terribile bambino, unico figlio maschio, con tre avvenenti sorelle già in età di marito, del comm. Stoppani, ricco commerciante nella Roma umbertina dei primi anni del novecento. Tutta la famiglia vive sotto l'incubo delle monellerie di Giannino che prende così l'appellativo di Gian Burrasca; i suoi lazzi non risparmiano nessuno, né i familiari né tanto meno compagni di scuola e direttori; più volte minacciato di essere messo in collegio riesce sempre a commuovere la madre e a rimanere in casa. Ma dopo averne fatta una più grossa delle altre, scappa di casa e va in campagna dalla zia Bettina, vedova lacrimosa che trasfonde in una pianticella di dittamo l'amore dato prima al marito di cui custodisce anche le ceneri in un'urna speciale. Ma anche qui Gian Burrasca ben presto esercita la sua diabolica monelleria e finalmente lo vediamo in un collegio dove pare che i metodi siano abbastanza duri per domarlo. In realtà non è così perché ben presto i compagni lo aiuteranno nelle sue imprese rivolte contro i terribili dirigenti, specialmente verso la direttrice e il suo assistente, capeggiando una rivolta dei convittori e facendosi espellere dal collegio.