Tre giovani, Tazio, Gisippo e Ruberto, vanno a Prato per assistere al processo per adulterio celebrato contro madonna Giulia, moglie di Romildo, sorpresa dal marito in compagnia del baldo Marcuzio. Mentre, udita la difesa della donna, che ha invocato a propria discolpa l'insufficiente capacità amatoria di Romildo, il magistrato Cecco decide di accertare, in un pubblico confronto con Marcuzio, se ciò sia vero, i tre ragazzi, preso alloggio in casa di Quinto Fulvio, zio di Ruberto, si prodigano a conquistare tre belle giovani: Peronella, figlia di Quinto; Francesca, nipote di frà Mariaccio; Lucia, figlia di un prete. Riuscito Tazio, con la complicità di una governante, a giacersi con Peronella, Ruberto si vede costretto, per possedere Francesca, a eludere la sorveglianza del frate suo zio travestendosi da donna incinta, mentre Gisippo, indossate egli pure vesti femminili, per vincere la diffidenza di Lucia, che ha paura degli uomini, riesce a guarire la ragazza dai suoi timori. Vittoria piena per loro, dunque, e per madonna Giulia, di cui lo stesso don Cecco, dopo averla assolta, finisce per goderne i favori.