Un incubo, quello narrato dallo specialista di genere fantascientifico Irwin Allen in Viaggio in fondo al mare, che oggi ci sembra assolutamente attuale. Sì, perché il tormentone dei catastrofismi in “salsa verde” recita come reale proprio la prospettiva raccontata in questo film dei primi anni sessanta: la temperatura improvvisamente alzatasi sulla Terra crea uno scioglimento dei ghiacciai, che vanno ad ingrossare i mari, che successivamente… si prosciugano! I Nostradamus nostri contemporanei, è vero, si fermano solo alla prima fase, ma Allen fa di più. E così, la domanda che sorge spontanea è: come salvare la Terra e - va da sé - l’umanità tutta? Un metodo c’è ed è legato al lancio di un missile. Ma non ve lo racconteremo, se no che gusto c’è. Vi basti sapere che un eroico equipaggio di un sottomarino nucleare – il “Seaview”, guidato dal comandante Nelson (Walter Pidgeon) - attraverserà gli abissi, contando sul fatto che, sott’acqua, la temperatura altissima non si sente. Il cielo è rosso fiamme, gli uomini subiscono ustioni alla sola esposizione alla luce, i boschi si incendiano. Classico film-catastrofe valorizzato da effetti speciali strabilianti per quell’epoca, Viaggio in fondo al mare non sa sempre ipnotizzare lo spettatore, lasciandosi talvolta andare ad alcune spiegazioni pseudo-accademiche che dovrebbero suffragare la possibilità della storia. Per quanto possa sembrare curioso per un film a tratti inesorabilmente kitsch, il cast annovera nomi come il grande Peter Lorre, e Joan Fontaine. La presenza di Walter Pidgeon, invece, è un marchio di fabbrica. Decisamente “costretto” il brano omonimo del film, da cantante crooner, melodico e romantico, nella sigla iniziale. Per un film sci-fi, un’assurdità. In DVD, Viaggio in fondo al mare offre un buon fronte linguistico: l’audio è in inglese, francese ed italiano, i sottotitoli nelle medesime lingue, con l’aggiunta del greco e dell’olandese. Unico contributo speciale, un trailer cinematografico originale, purtroppo non sottotitolato.