Un anziano romano - Elvio Battistini - vive in un paesello emiliano con figlia, genero e nipotini. Ma alla vigilia del Ferragosto resta solo, perchè i suoi se ne sono andati in Grecia. Conosciuto Giuseppe Mondardini, coetaneo, più arzillo di lui (che tra l'altro ha una gamba di legno); i due pensano di far baldoria e partono nella automobile di costui, una Lancia Appia, per Bordighera. Però Mondardini è più irrequieto: ospitata a bordo Camilla, una giovanissima e disinvolta ragazza; mentre Elvio dorme, punta deciso su Saint Tropez. Dopo qualche battibecco, i due gustano uno spinello che Camilla ha loro offerto; si addormentano sulla spiaggia; si risvegliano in mezzo ad una colonia di nudisti; infine conoscono Germaine, una donna che la sera prima ha perso tutto al Casinò. La corte di Mondardini è speranzosa ed insistente ma va a vuoto; Elvio, ubriacatosi, si infila nell'ascensore e poi nella camera della donna, vantando al mattino con l'altro le sue imprese amatorie, ma in realtà la bevuta lo ha fatto addormentare come un ghiro. Poi i due si separano: pur avendo anche lui inventato ciò che non è stato, Mondardini dà ad Elvio dello sbruffone e del mentitore. Elvio rimpatria fortunosamente con un pulman di turisti tedeschi, ma sull'Aurelia c'è una fila di macchine ferme: il povero Mondardini ha avuto un incidente, per fortuna non grave. Ed Elvio sale in ambulanza con lui, preoccupatissimo, per accompagnarlo all'ospedale, poichè ormai si è affezionato a quell'amico sornione e un poco stravagante.