PRIMO EPISODIO: Ypocrites. Una signora, il cui anziano marito si crede Socrate ed è stato appena dimesso dal manicomio, scrittura due comparse di Cinecittà per impersonare Aristippo e Antistene, discepoli del filosofo. Tutta la famiglia collabora: la moglie si finge Santippe e la domestica Mirto, la concubina; ogni personaggio indossa il costume adatto. Guida l'operazione, da una stanza dell'appartamento, uno psichiatra burlone, che si diverte a disorientare i due malcapitati attori, dimostrando loro la relatività del concetto di presente, passato e futuro. Ad un certo punto Socrate rivela ai discepoli di non essere pazzo affatto: la matta è sua moglie, colei che si finge Santippe, ed egli la asseconda per amore. Ma non basta, perchè si scopre che anche lo psichiatra è pazzo. SECONDO EPISODIO: La gialla farfalla. Carlotta, una nonna di 65 anni, ancora bella, ma soprattutto giovane di spirito, col suo coetaneo e innamorato Ferruccio va a trascorrere una vacanza segreta a Capri, poi decide addirittura di sposarlo, gettando nello scompiglio la famiglia (e soprattutto la nuora), che teme di perdere la futura eredità e agisce quindi in modo da privarla dei suoi averi. Però Carlotta, aiutata dalla nipotina Mimma, riuscirà con un tranello a farsi dare 50 milioni e partirà per Parigi col suo amato. TERZO EPISODIO: I penultimi fuochi. A Napoli, un disoccupato, Alfonso, il 31 dicembre è molto amareggiato perchè, non avendo denaro, non può esaudire il grande desiderio dei figli di comprare per quella notte i botti. E così , a mezzanotte, mentre tutta la città fa festa coi fuochi artificiali, i figli di Alfonso vanno a letto piangendo. Ma il papà ha promesso loro che, non appena egli avrà dei soldi, festeggeranno il capodanno, in un giorno qualsiasi. E il 12 gennaio Alfonso mantiene la promessa e la sua famiglia fa "i botti" quella notte. Cosicchè lui viene denunciato da un vicino per schiamazzi notturni, ma si salva dal guaio grazie alla sua innata furberia.