Dalla natia Luino, in conseguenza della vittoria a un torneo di biliardo fatto con gli amici, Piero si reca a Parigi. Essendo salito con lui sul treno il Ramazzini, emerito iettatore, il turista incappa in numerosi incidenti che, nella capitale francese, lo fanno terminare in prigione e inducono il commissario Jovet a ritirargli il passaporto. Giunte le richieste informazioni dall'Italia, e dissociato dai tre ladruncoli con i quali si era trovato coinvolto all'arrivo, Piero trova casualmente ospitalità nella casa della signora Maria Lenormand che gli racconta numerose bugie a riguardo del "fratello" Maurice. Nei giorni seguenti, avvicinatosi alla giovane e graziosa pittrice Valentine, già amante dello stesso Maurice, Piero viene a sapere che si tratta del marito della Lenormand, in prigione per una ingente rapina. Riavuto il passaporto dal Jovet, Piero indossa il lussuoso cappotto con bavero di astrakan di Maurice e, involontariamente, fa sì che le due donne alle quali è legato e il commissario scoprano tutto. Nel corso di una scenata di gelosia, Piero cerca di consolare Maria e finisce a letto con la stessa proprio nella notte in cui, fuggito dal carcere, Maurice giunge a casa propria per recuperare il malloppo nascosto proprio nell'occupato letto. Piero, a scanso di altri guai, decide di tornare in Italia; ma rischia altri guai a causa del cappotto da galeotto di Maurice, indossato nella fretta. A Luino racconta le proprie avventure agli amici e si vede raggiungere da Valentine che, a sua volta, è fuggita da Maurice dal quale era stata sequestrata. Piero, incerto se la ragazza ami lui o la copia del brigante che rappresenta, la spedisce in America.