Siamo nel 1918, in un'America ove, tra prostituzione e contrabbando di alcolici nonchè bische clandestine, già proliferano grosse organizzazioni gangsteristiche. Il giovane Alfonso Capone con mossa tanto astuta quanto disonesta riesce a rendersi utile a Frankie Yale e al suo socio Johnny Torrio. Anzi, è proprio il Torrio ad assumerlo quale braccio destro dell'impero che stabilisce a Chicago negli anni successivi. Ma l'impero è minacciato da boss avversari e, disdegnando il Torrio di portare sino alle estreme conseguenze i violenti metodi di Al Capone, questi finisce per stabilirsi al vertice dell'organizzazione. La battaglia, tuttavia, continua feroce sino a quando, essendogli stata uccisa l'amante Iric Crawford, Capone reagisce con la famosa strage di S. Valentino (14 febbraio 1929). In questi ultimi anni, accanto al gangster si fa notare il giovane Frank Nitti che usa gli stessi metodi arrivistici del suo boss che pure aveva dichiarato: "Bisogna guardarsi dal balordo che sta sulla tua scala e non da quello che sta sull'altro lato della strada". Infatti, è il Nitti a fare incastrare nel 1931 Al Capone quale evasore fiscale e a farlo condannare a 11 anni di prigione che viene scontata nel penitenziario di Alcatraz dal quale Al Capone esce vecchio, malato e prossimo alla pazzia.