L'ing. Luigi è un borghese dalla vita assai banale. Sa che la moglie Marta ha una relazione; rifiuta di prenderne atto e di concederle la separazione; tenta di costringerla a rapporti dai quali ella ormai aborrisce. Anche la figlia Rossana, adolescente che si sta prendendo un po' troppe libertà, è fonte di preoccupazioni. Le cambiali che scadono e le noie dell'attività professionale non sono poi tanto preoccupanti ma si aggiungono alle quotidiane notizie di cronaca nera, ampiamente angosciose. Un giorno Luigi assiste a un intervento della polizia, chiamata per l'irruzione di tre ragazzetti in un appartamento, e vede un agente uccidere uno dei ladruncoli, minorenne e non armato. Il protagonista dell'episodio afferra l'idea di farsi concedere un porto d'armi e di acquistare una rivoltella. Compiuta l'operazione, Luigi se ne va in giro con l'arma proprio mentre famiglia e società gli stanno crollando attorno. Incapace di fare del male, non userebbe quell'arma né contro di sé, né contro la moglie o il suo amante. Tuttavia, una sua inconsulta reazione viene fraintesa e un cecchino, giustiziere privato più fanatico e più preciso di lui, lo uccide.