A Caianello, ridente paesino, vive il maestro Antonio Scannagatti, musicista e compositore. Scannagatti, che si crede un genio, ha inviato, a suo tempo, lo spartito d'una sua opera ai noti editori milanesi Tiscordi e Sozzogno; ma da quindici anni attende invano una risposta. Il maestro viene un giorno invitato a dirigere la banda del paese in occasione dell'arrivo d'un concittadino, reduce dall'America. Scannagatti da prima rifiuta; ma infine accetta quando una ragazza del paese, che si fa passare per segretaria dell'editore Tiscordi, gli promette di perorare la sua causa presso l'editore. Come improvvisato capobanda, Scannagatti riesce solo a far fuggire l'illustre cittadino multimilionario; ma il maestro, malgrado il fiasco, insiste tuttavia nel reclamare il promesso intervento della presunta segretaria. Poichč questa č andata a villeggiare a Capri, Scannagatta vi si reca e, dopo una falsa telefonata, va fino a Milano, dove s'incontra con Tiscordi. Questi lo prende per un infermiere e infine lo scaccia. Inseguito da suo cognato e da due altri artisti, Scannagatti li conduce ad un teatro di burattini, che prende per la Scala. Scannagatti finirą trucidato dal cognato inferocito, ma la sua musica trionferą e Caianello gli erigerą un monumento.