Al Casinò di Montecarlo arrivano alcuni italiani, accomunati dalla febbre del gioco. Tra questi c'è Furio, un giovane avvocato di Roma che vince una grossissima somma, poi perde e tutto e si trova non solo a non poter pagare il conto dell'albergo abbandonato dalla sua volgare compagna gli capita quindi fra le grinfie di una vecchia richissima, affamata d'amore, che gli promette di saldargli i debiti, se lui sarà disposta ad accontentarla. Ma Furio, vinti di nuovo molti soldi, la getta dentro una piscina. Gino e Lino sono invece due fratelli milanesi, proprietari di un ristorante, venuti a Montecarlo per comprare un appartamento. Incontrata Silvia, una maliarda maniaca de gioco Gino perde il denaro in contanti per l'acquisto. Infine c'e Oscar, un baro professionista, ma di scarso successo che, dopo alcuni scontri con Duroc, un collega francese d'alta classe, ma veramente cattivo, si prende alla fine la soddisfazione di farlo sconfigere da Paolo, un falso ingegnere, da lui manovrato, che in realtà è a sua volta un baro abilissimo.