Col pretesto di un viaggio di diporto, Giulia Sturges s'imbarca coi figli Annetta e Norman sul transatlantico britannico "Titanic": in realtà essa vuole sottrarre definitivamente i figli all'influenza di suo marito Richard. Ma questi, resosi conto delle intenzioni della moglie, riesce ad imbarcarsi sullo stesso piroscafo. Per impedire che il marito le sottragga entrambi i figlioli, Giulia rivela a Richard che Norman non è suo figlio, ma il frutto della colpa. Richard, addolorato e disgustato, a mala pena puo' nascondere i suoi sentimenti di fronte al piccolo Norman, che soffre per l'improvvisa freddezza del padre. Una notte il "Titanic" urtato da un iceberg riporta un largo squarcio nello scafo: la nave è perduta, le poche lance disponibili basteranno appena a mettere in salvo le donne e i bambini. Richard nasconde a Giulia la verità, preoccupandosi soltanto di sistemare lei e i figli in una scialuppa; ma Norman, all'insaputa della madre, cede il suo posto ad una vecchia signora, e resta sul piroscafo per morire vicino a Richard, che l'abbraccia commosso.