Richard, un giovane americano come tanti di oggi, arriva, zaino in spalla, a Bangkok con pochi soldi e parecchi interrogativi. Prende alloggio in un albergo di terza categoria, e qui conosce una coppia di francesi, Françoise e il suo compagno Etienne. Nella stanza accanto alla sua incontra anche un altro uomo, un certo Daffy, che si definisce un viaggiatore segnato dal sole e dalle droghe. Su un foglio Richard vede disegnata una mappa: indica un'isola incontaminata che Daffy dice di voler raggiungere. Richard rimane colpito e, dopo averci pensato, capisce che deve unirsi a lui. Va per dirglielo ma lo trova riverso per terra con le vene tagliate. Più che mai Richard si convince di dover proseguire. Coinvolge i due francesi e insieme partono per un viaggio verso l'ignoto. Attraversate acque agitate e una cascata mozzafiato, i tre raggiungono l'isola, bella oltre ogni previsione ma, in verità, niente affatto disabitata: una piccola comunità di viaggiatori con a capo la vigorosa Sal si è sistemata da alcuni anni in quel posto segreto. Dopo un periodo iniziale, i nuovi vengono accettati e prendono a vivere la vita di tutti, all'aria aperta e senza orari. Ma la serenità è di breve durata. Gelosie, rivalità, conflitti personali emergono brutalmente. Quando per caso arrivano altri giovani, le guardie armate che coltivano la droga li uccidono a colpi di mitra. Richard assiste. I trafficanti danno al gruppo l'ultimatum: o Richard muore o vanno tutti via. Trovato un compromesso, ognuno torna a casa. In America Richard ora gioca davanti al computer, clicca e appare la foto della comunità dell'isola.