Il film, che all'epoca venne censurato dal fascismo perché ritenuto disfattista, e che portò Charles Lang all'oscar per la fotografia, mostra i toni passionali cari a Borzage con una venatura di accenti lirici e romantici. In seguito, dal romazo di Hemingway furono tratti altri due film, la versione del 1951 diretta da Michael Curtiz con Willian Holden, e quella di Charles Vidor nel 1957 con Rock Hudson, entambi non all'altezza di questa prima trasposizione.