Timida rimasticatura in salsa francese di 'Guardie e ladri' in una commedia sonnolenta e prevedibile del regista di cappa e spada Christina-Jacque, che per prendersi gioco di una burocrazia evidentemente inguaribile, fa leva sull'eterno gioco degli equivoci e sulla strana coppia (per la prima volta) Totò e Fernandel. Il Don Camillo francese vince ai punti: bella forza, gli sceneggiatori gli hanno scritto un film su misura, lasciando il Principe a farsi da scendiletto". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 7 aprile 2001).