In un villaggio sperduto dell'entroterra siciliano, il giovane Nanni, di ritorno dal servizio militare, si è innamorato dell'adolescente Maricchia e sogna di formarsi una famiglia e avere del terreno da lavorare per mantenerla. Maricchia, però, vive come emarginata perché figlia di Pina, una quarantenne ancora piacente, soprannominata "La Lupa" per la sue vorace e insaziabile passione sessuale: seduce gli uomini del paese (caratterizzato da princìpi morali e religiosi mescolati a pratiche di primitiva magia) ed, in particolare, non si fa scrupolo di stregare sia il rosso Malerba sia lo stesso parroco, Padre Angiolino. Pina si è messa a circuire il giovane Nanni senza dargli tregua: lo segue per i campi durante la mietitura sotto il sole e gli si avvinghia addosso freneticamente per possederlo ad ogni costo, nonostante le resistenze del giovane, che pensa sempre di sposare Maricchia. Pina s'induce a consentire alle nozze pur di non perdersi l'amante: dona alla figlia il proprio abito nuziale e tutti i suoi averi, anche il letto matrimoniale. Ma anche a nozze avvenute non cessa di irretire il giovane mentre tutto il paese deplora il suo scandaloso comportamento, coinvolgendo nell'aperta condanna l'innocente Maricchia, che nel frattempo ha avuto un figlio. Finché, colpito fortuitamente dal calcio di una mula, Nanni viene ridotto in fin di vita. Grazie alle cure amorose di Maricchia il giovane si riprende e, pentito, fa pubblica ammenda delle proprie colpe. Proprio in occasione della tradizionale processione di Santa Rosalìa, mentre Nanni corre affascinato a cercare qualcosa d'indispensabile che ha dimenticato e gli è necessario per la processione, ricompare Pina che lo travolge in un amplesso di inaudita violenza. Stravolto e fuori di sé, Nanni afferra una mannaia e uccide l'insaziabile donna.