Da giovanissimo Alberto Sordi viene espulso dall’Accademia di Recitazione di Filodrammatici a Milano per l’incorreggibile parlata romana. Ma Alberto non si arrende e, tornato a Roma , con la sua ricerca della qualità attoriale e con impegno tenace, riesce a diventare l’inconfondibile voce di Oliver Hardy, si fa notare sui palcoscenici del Varietà e alla Radio con il personaggio di Mario Pio. In quegli anni stringe un’amicizia destinata a durare nel tempo con il giovane Federico Fellini, che da lì a poco lo dirigerà ne lo Sceicco Bianco e i Vitelloni si innamora dell’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani e raggiunge il trionfo con Nando Moriconi, l’Americano a Roma! Permette? Alberto sordi racconta i vent’anni in cui il giovane Alberto Sordi è diventato l’Albertone nazionale, l’uomo che- come disse Ettore Scola – “non ci ha mai permesso di essere tristi”