Il film è ambientato nel 1976, durante il secondo processo a Pierre Goldman, intellettuale e militante di estrema sinistra, accusato dell’omicidio di due farmaciste durante una rapina. Goldman, già condannato all’ergastolo nel primo processo, si proclama innocente per questi omicidi, pur ammettendo altre rapine. La sua difesa è affidata all’avvocato Georges Kiejman, con cui ha un rapporto teso e conflittuale. Il film si sviluppa come un thriller giudiziario, incentrato sul dibattimento in aula, le tensioni ideologiche e razziali della Francia degli anni ’70, e la figura enigmatica e provocatoria di Goldman, che si difende con il celebre sillogismo: «Sono innocente, perché sono innocente!»