Souleymane è un giovane guineano che vive a Parigi come rider e richiedente asilo. Il film racconta 48 ore decisive nella sua vita: deve affrontare un colloquio cruciale per ottenere il permesso di soggiorno. Mentre corre tra le consegne, cerca di costruire una narrazione coerente della sua storia per convincere le autorità. Il film mostra con uno stile neorealista la tensione, la solitudine e la dignità di chi vive ai margini, offrendo uno sguardo empatico e potente sull’immigrazione.