Alvaro Gasperoni, alias Pierino torna a Roma in seno alla propria famiglia da Addis Abeba, dove ha conseguito il diploma di laurea in Medicina. Aiutato dal padre tramite una raccomandazione della Loggia P2, riesce ad entrare in un ospedale romano come assistente del primario. Qui inizia la lotta con gli altri colleghi per accaparrare il posto di vice-primario. Dato che ogni buon medico si misura dal numero dei malati che ha, tutta la famiglia e tutti i suoi amici si fanno ricoverare; egli, in questo modo, esce vincitore dalla combutta. Il destino fatale vuole che la relativa tresca venga scoperta da un ispettore del Ministero della Sanità, e Pierino verrà licenziato dall'ospedale. Ciò non basterà a far desistere il protagonista dalla professione medica; che continuerà a sbizzarrirsi in una clinica privata a gestione "familiare".