Un industriale, che è ritenuto ricco, e invece va a finire in prigione per insolvenza, rilascia a due lestofanti una cambiale da centomila lire. I due la passano al proprietario di una rivendita di tabacchi, il quale la gira al titolare di un negozio di animali domestici. Questi, avendo accertato che il documento non ha praticamente alcun valore, passa la cambiale al commesso che ha avuto la dabbenaggine di accettarla. Costui, avendo incontrato una donna leggera, si spaccia per principe russo e le dona la cambiale. La donna riesce a raggirare il marito della proprietaria di un negozio di pellicce ed il suo commesso, ai quali lascia la cambiale, ottenendone una magnifica pelliccia. La padrona del negozio impone al marito di ricuperare la pelliccia; ma questo risulta impossibile perchè nel frattempo fra la donna e il commesso si sono stabiliti dei rapporti sentimentali. Per levarsi d'impaccio i due uomini tentano un colpo, che non riesce e per rimediare si servono della solita cambiale. La proprietaria della pellicceria continua ad agitarsi: per farla tacere il marito le dà ad intendere che la pelliccia è stata pagata in contanti, e che lui con quei denari ha pagato le tasse. Ma più tardi l'amministrazione delle tasse manda a fare un pignoramento e si scopre la bugia. Nel frattempo la cambiale torna alla pellicceria e la proprietaria se ne serve per ricuperare la pelliccia. La donna leggera riporta la cambiale al negozio dei cani, dove il commesso sta per sposare la sorella del principale. La donna restituisce la cambiale, ma in compenso sequestra il vestito della sposa. Allora il padrone del negozio e il commesso si recano dal tabaccaio e si fanno consegnare centomila lire di tabacchi, restituendo la cambiale. Coi tabacchi pagano la donna leggera e ritirano il vestito della sposa, che il commesso potrà impalmare.