Una societą milanese ha acquistato, alla periferia di Napoli, un terreno sul quale intende ostruire uno stabilimento industriale. Su quel terreno vivevano in miserabili abituri molte famiglie, che ora debbono sloggiare. Cinque vecchi si ostinano a rimanere asserragliati nella loro catapecchia: ma in seguito ai lavori di sterro la vecchia casa crolla improvvisamente, seppellendo sotto le sue rovine gli abitatori. Il triste caso provoca una mezza rivoluzione e il giovane ingegnere milanese, che dirige i lavori, ne sarebbe forse la vittima, se Nannina, una ragazza del rione, non lo salvasse nascondendolo in casa sua. Calmati gli animi, Salvatore, la figura pił popolare del rione, pensa di trar partito dall'accaduto: approfittando della identitą dei nomi, trova, per ognuno dei defunti, un certo numero di falsi parenti, che, sotto la sua guida, si recano a Milano per reclamare gli indennizzi. Gli industriali abboccano; ma, invece di denaro, offrono ai reclamanti del lavoro. Per non sfigurare, i napoletani accettano e ben presto si dimostrano ottimi lavoratori. Non solo, ma quando la fabbrica deve sospendere l'attivitą per mancanza di materia prima, saranno i napoletani che, rivolgendosi ai compatrioti emigrati in tutto il mondo, otterranno i necessari aiuti, salvando cosi la situazione.