In un campo di concentramento tedesco per prigionieri di guerra, l'ufficiale nazista Von Steiner riconosce nel recluso Colby un famoso giocatore di calcio inglese. Von Steiner è un accanito tifoso e non ha ancora digerito il fatto che la nazionale tedesca non abbia mai vinto la squadra britannica. Propone, perciò, un incontro fra una squadra tedesca e una composta dai prigionieri alleati. La partita si deve svolgere a Parigi, in modo da poter essere sfruttata propagandisticamente nella Francia occupata. I prigionieri, oltre agli allenamenti, si preoccupano anche di organizzare la propria fuga, con l'aiuto dei partigiani francesi. Arrivano a Parigi, finalmente, e inizia la partita. Il primo tempo si conclude con un catastrofico 4 a 0, grazie ad un arbitraggio scandaloso e alla brutalità dei giocatori tedeschi. L'orgoglio sportivo e nazionalistico diventa, a questo punto, più importante della libertà e gli alleati, che dovevano fuggire nell'intervallo, ritornano sul campo ad affrontare gli avversari. La squadra dei prigionieri fa miracoli e riesce addirittura a vincere mentre lo stadio, pieno di antinazisti, esplode di entusiasmo. Tutti cantano la Marsigliese, infiammati da una speranza di libertà, e durante l'invasione di campo gli alleati riescono a fuggire, travolti dalla folla.