L'impressione che lo spettatore ricava vedendo il film è quella di un quadro impressionista almeno in un duplice senso: figurativo e psicologico. Le meravigliose scenografie si apprezzano nell'insieme, ma il racconto stesso si compone di particolari, sguardi, gesti, istanti che hanno il loro significato più profondo in qualcosa di più che la semplice somma delle parti. Per nulla scontata, la storia raccontata da Griffith assume i toni delicati della poesia: come gli eroi greci, anche i protagonisti, Lucy e il cinese, vivono in una situazione che in ogni caso non porterà a nessun scioglimento, a meno che questo non sfoci nella morte, atto supremo di liberazione. Non esistono azioni giuste e azioni sbagliate: esiste solo l'opzione meno grave