Nino Santoro, un venticinquenne rappresentante di calzature, felicemente sposato, rimasto affascinato della bella figlia di un facoltoso commerciante, Barbara Chierici, viene coinvolto da questa in una truffa ai danni della ditta per cui lavora e abbandona il tetto coniugale per seguirla a Roma. Dopo sette anni, di cui quattro di carcere, Santoro fa ritorno a Napoli; gli dà un passaggio un cantante da strapazzo, eccentrico ma di buon cuore, Gino Ramaglia, col quale fa amicizia; costui lo ospita e gli trova lavoro come cameriere. Un giorno Nino impedisce a due malviventi di scippare un cliente del bar; costui è il più importante armatore della città, Aristide Iannotti, che propone a Nino di fargli da maggiordomo; questi accetta, coinvolgendo anche l'amico Gino. L'ingegnere ha una figlia, Antonella, che immediatamente simpatizza con Nino, ma al ritorno della madre questi scopre che essa non è altri che la sua ex moglie, Anna, che al momento dell'abbandono era, a sua insaputa, incinta di Antonella. La donna, che ha conosciuto Aristide assistendone come infermiera la vecchia madre, ha accumulato in tanti anni un odio implacabile contro Nino, e tenta in tutti i modi di rendergli la vita infelice, dicendogli la verità sulla piccola ed umiliandolo in tutti i modi. Nonostante la bimba eluda la sorveglianza della madre che vuole tenerla lontana dal vero padre, Nino non sopporta la continua pressione cui è sottoposto, e quando gli viene impedito di assistere alla Prima Comunione della figlia decide di andarsene, dopo aver raccontato tutto all'ingegnere. Ma costui permette alla piccola di raggiungere il padre in partenza.