Cinecittà Babilonia vuole raccontare il sogno hollywoodiano del fascismo e la nascita dell’industria cinematografica italiana, provando ad esplorare l’eterno rapporto tra sesso e potere, tra creatività ed eccessi, tra arte e vizi. Attraverso immagini di repertorio provenienti dall’Archivio dell’Istituto Luce e del Centro Sperimentale di Cinematografia, il documentario ripercorre il decennio in cui sono nati Cinecittà ed il CSC, nonché il rapporto produttivo tra il cinema italiano e quello Americano e i tentativi di collaborazione. Un racconto basato sui documenti d’archivio, ma che assume una luce particolare attraverso le memorie delle attrici italiane interpretate dalle loro giovanissime colleghe che, oggi, frequentano il Centro Sperimentale. Cinecittà Babilonia, infatti, ispirandosi al celebre libro di Kenneth Anger, “Hollywood Babilonia”, prova a raccontare la storia del cinema italiano degli anni Trenta e Quaranta, mettendo insieme per la prima volta materiali d’archivio, filmati, fotografie e testimonianze in un inedito punto di vista tra Storia e gossip all’ombra della nascita di quella che anni dopo sarà la cosiddetta Hollywood sul Tevere. Un omaggio alla bellezza, al talento, al coraggio e alla femminilità di una serie di dive, oggi, ingiustamente, dimenticate nel loro essere state protagoniste di un cinema maschile, spesso, misogino, ma anche una riflessione sull’eterno rapporto tra sesso, media e potere.