Remo Guerra, un giovane ancora in forza alla polizia, è il capo di un gruppo di rapinatori dell'estrema periferia romana specializzati nell'assalto ai quartieri alti. Ormai totalmente preso dalla sua dimensione illegale, Remo riesce a sviluppare una efficacissima tecnica criminale. La banda aggancia le vittime per strada, le segue in macchina ed entra in casa in un crescendo di modi sempre più duri e violenti. Così va avanti per tantissime rapine. E così la situazione prosegue, anche quando Remo lascia la polizia, che adesso lo può affrontare da nemico. Remo è anche arrestato ma esce e riprende come se niente fosse successo. In realtà, a poco a poco, la ripetizione di quei gesti comincia a mostrare segni di stanchezza. In una rapina in un appartamento di alto livello, Remo si trova di fronte i rappresentanti di quei 'poteri' che formano il blocco della società e ne difendono l'esistenza. Remo sembra confusamente diventare consapevole dell'impossibilità di continuare. Viene arrestato, e questa è la volta definitiva.