Alvaro Latini esce dal carcere di Regina Coeli. La mamma e la moglie lo accolgono con freddezza e timore. Ben diversa è invece l'accoglienza di 3 giovani del rione, il pescivendolo Otello, il cameriere Mario e Spartaco, ragazzo di barbiere, che considerano Alvaro come il loro capo. Infatti Alvaro, che dichiara di essersi fatta una vasta esperienza in galera, propone una serie di attività che condurrà i giovani eroi alle soglie del carcere. Seguiamo così i quattro amici nel loro tentativo di fare soldi per i fondi necessari all'acquisto di un camion, con cui iniziare una seria attività di trasporti. Infine, spacciando biglietti falsi da diecimila lire, i quattro amici finiscono in prigione, da cui li salva solo la comprensione di un maresciallo, che li rilascia in libertà. A questo punto intervengono la moglie di Alvaro, le fidanzate di Otello e di Mario, i parenti di Spartaco, che richiamano i quattro scavezzacolli al loro dovere con termini perentori, e i furbi falliti si rendono conto che la migliore strada per affermarsi nella vita è quella di lavorare con onestà