In seguito all'uccisione del sostituto procuratore Rizzo e del maresciallo Virzi, giunge a Trapani il magistrato Michele de Francesco. La sua scorta si compone di Angelo, originario del luogo, amico del maresciallo ucciso e deciso a far giustizia; di Andrea, capo scorta trapanese; di Fabio, un romano che mal accetta il rischioso incarico, ed i due autisti, Raffaele e Nicola. Ben presto il magistrato, indagando sull'approvvigionamento idrico della città e sulla costruzione di una grande diga, scopre pericolose collusioni tra mafia, politica e forze dell'ordine, nelle persone dell'onorevole Nestore Bonura, del Vice Prefetto Scavone e del boss Mazzaria. La decisione di chiudere i pozzi che riforniscono la città provoca uno scandalo al quale De Francesco decide di ripararsi, conferendo agli uomini della scorta poteri e prerogative che esautorano, di fatto, il personale della Procura, di cui l'ambiguo Polizzi sembra la probabile talpa. Dopo iniziali dissapori tra Angelo e Andrea, tra gli uomini della scorta nasce un'amicizia sempre più intensa, nel mezzo di un'odissea quotidiana fatta di estenuanti controlli telefonici, rischiosi spostamenti in auto, minacce. La figlioletta del giudice, giunta a Trapani per festeggiare il suo compleanno col padre, scampa miracolosamente ad un attentato dinamitardo alla vettura su cui doveva viaggiare. Muore così l'autista Raffaele. L'incalzare dell'inchiesta porta anche all'uccisione, da parte di Cosa Nostra, di Bonura, orami stretto da prove schiaccianti, nonostante l'omertà di un collega ed amico di De Francesco, il giudice Barresi di Caltanissetta. A nulla vale la rabbia degli uomini di scorta, che, ormai entrati in sintonia col magistrato, decidono, nonostante tutto, di rimanergli al fianco, compreso Fabio che rinuncerebbe persino al sospirato trasferimento. Un'ordinanza della magistratura trasferisce però d'ufficio il giudice, accusandolo di aver usato la scorta al di là dei suoi specifici compiti, di aver turbato l'ordine pubblico nonché offeso il prestigio del personale della Procura. Costretto dagli eventi De Francesco s'imbarca per il continente salutato dagli uomini della sua scorta che non l'hanno mai tradito.