Luciano ha dovuto rinunciare al canto e alla carriera teatrale in seguito ad un accidente, che lo ha reso paralitico: egli fa l'orologiaio. Quando il maestro Blasi, noto dongiovanni, scopre che Marisa, moglie di Luciano, ha una bella voce e le procaccia un contratto vantaggioso, l'orologiaio, sospettando una tresca, ne è addolorato. Blasi propone alla donna di fuggire con lui e quand'ella si rifiuta, penetra di notte in casa di Marisa e tenta di usarle violenza. La donna reagisce e nella lotta Blasi è ferito mortalmente da un colpo della propria pistola. Accorre Piero, fidanzato della sorella di Luciano, che in un impeto di generosità, per salvare Marisa, si dichiara colpevole dell'uccisione. Luciano, mentre s'affretta verso casa, cade dalla sua carrozzina e subisce un grave trauma. Egli è esposto al pericolo di divenir cieco: per poter sostenere la spesa di una difficile operazione, Marisa decide di tener fede al contratto che aveva disdetto. L'operazione riesce. La polizia scopre l'innocenza di Piero, confermata da Marisa, che finora aveva taciuto per non addolorare Luciano. Marisa, benché prosciolta da ogni accusa, si sente indegna di tornare presso il marito; ma dopo qualche tempo, Luciano si riunisce alla moglie.