La trama di Angeli perduti (Fallen Angels, 1995), diretto da Wong Kar-wai, si sviluppa attraverso due storie parallele ambientate nella Hong Kong notturna e malinconica.
La prima storia segue un killer professionista (Leon Lai) che desidera abbandonare la sua vita criminale. Tuttavia, è legato da un rapporto ambiguo e irrisolto con la sua socia (Michelle Reis), che si occupa di organizzare i suoi incarichi. Tra i due esiste una tensione emotiva mai espressa apertamente, fatta di silenzi, desideri repressi e solitudine. Quando il killer incontra una ragazza bionda misteriosa (Karen Mok), si trova coinvolto in un’ulteriore spirale di alienazione.
La seconda storia ruota attorno a He Zhiwu (Takeshi Kaneshiro), un ragazzo muto e bizzarro che vive ai margini della società. Si guadagna da vivere occupando temporaneamente negozi chiusi durante la notte. La sua esistenza solitaria cambia quando incontra Charlie (Charlie Yeung), una giovane donna fragile e ossessionata da un ex fidanzato. Tra i due nasce un legame tenero e surreale, fatto di gesti più che di parole.
Le due storie si sfiorano ma non si intrecciano mai del tutto, riflettendo il tema centrale del film: l’incomunicabilità e la ricerca di connessione in un mondo frammentato.