Armando Feroci, un italiano partito volontario con la Croce Rossa in un paese arabo, viene fatto prigioniero e condannato a morte da un gruppo di ribelli islamici per motivi ancora sconosciuti. La notizia arriva in Italia e giornali e televisioni cominciano ad indagare per conoscere di più sulla sua vita. Attraverso le testimonianze della ex-moglie, degli amici e di altri che l'hanno conosciuto vengono ricostruiti gli eventi capitati a Feroci in un arco di 17 anni. Armando rimorchia, in macchina, le donne per strada con coloriti complimenti; si è sposato e poi separato con una donna conosciuta nel periodo in cui faceva l'agente immobiliare; ha una figlia che, bambina, coinvolge in una riunione di ammiratori di Elvis Presley. Ma soprattutto un giorno, tornato a far visita al fratello dentista, ne ha conosciuto la giovane moglie Martina, una non-vedente, per la quale prova attrazione e decide di portarla via. Insieme cominciano un viaggio in macchina, che dall'Etna li porta fino in Veneto, dove Armando fa partecipare Martina ad una gara di streap-tease per casalinghe. Ma i soldi finiscono, e Armando vuole esaudire l'ultimo desiderio di Martina: guidare la macchina. Viene però investito da lei, è ricoverato in coma in ospedale, e qui è seguito da Egle, fervente religiosa, che lo aiuta a guarire. Ripresosi, accetta di seguire la Croce Rossa e parte. Si torna all'inizio, quando il console italiano nel paese arabo informa che Feroci è stato liberato: aveva avvicinato una donna nel deserto, invitandola a salire sulla macchina. Tempo dopo Feroci tiene un comizio: si candida per le imminenti elezioni a sindaco di Roma.