Il nove maggio 1978 la tragica vicenda del rapimento di Aldo Moro si concludeva con l'assassinio dello statista ad opera di un nucleo delle brigate rosse, dopo cinquantacinque giorni di prigionia. Il film vuole essere la ricostruzione di questo periodo dell'epoca in cui, per la prima volta dopo tanti anni di lotta politica, il partito comunista italiano sarebbe dovuto entrare nella maggioranza parlamentare, esprimendo fiducia al Governo Andreotti. Questo periodo fu segnato da angosce vivissime, da colpi di scena e vide lacerazioni profonde anche all'interno dei singoli partiti, tra coloro che propugnavano la fermezza e la salvaguardia delle Istituzioni e quelli invece che erano disponibili alla trattativa per la sua liberazione