Luca Miceli, un commissario di polizia incline a usare le maniere spicce, viene incaricato di indagare sull'omicidio, avvenuto a Palermo, del giornalista Enrico Gagliardi. Neanche ventiquattr'ore dopo egli si trova fra le mani - in seguito ad una misteriosa telefonata - il presunto assassino. La sua confessione, perņ, e l'apparente movente del delitto, non convincono il commissario, che decide di proseguire le indagini. Ricevuta un'informazione, secondo cui il giornalista assassinato sarebbe stato visto, la sera del delitto, in compagnia di una prostituta, Rosaria Cruciani, Miceli va in casa di costei, ma la trova cadavere. Recatosi al bar che il Gagliardi era solito frequentare per lavoro, il commissario viene avvicinato da una ragazza, Lola, con la quale entra in confidenza e che lo introduce in un lussuoso circolo privato, dove si gioca, clandestinamente, d'azzardo. Fingendo di prestarsi al gioco di Lola, Miceli riesce finalmente a scoprire per suo mezzo la vera ragione dell'uccisione di Gagliardi - il giornalista aveva individuato un grosso trafficante di droga -, giunge fino a quest'ultimo e, nonostante le alte protezioni di cui gode, lo fa arrestare. Ma l'uomo viene presto scarcerato e prima di abbandonare l'Italia fa uccidere dai suoi uomini sia Lola che il commissario.