Al momento di sposare la bellissima Silvia, Asso promette a se stesso e alla moglie di rinunciare per sempre alle carte, dove si è conquistata una grande fama ed anche quel soprannome come riconoscimento della sua indubbia abilità. La notte di nozze però i buoni propositi subito svaniscono: Asso si reca al solito bar, dove riesce, a vincere una grossa somma battendo uno dei suoi più pericolosi rivali, il "Marsigliese". Purtroppo per lui, tornando all'alba verso casa, incontra il Sicario, che lo; ammazza freddamente, per ordine di Bretella, il proprietario del bar, invidioso della fortuna di Asso sia al gioco che con Silvia. Ma una fine così improvvisa non può rimanere senza seguito: pur morto, Asso ottiene il permesso di tornare dalla moglie, e dopo averla convinta di essere ormai niente più che un fantasma, promette di cercarle un marito facoltoso per assicurarle un degno avvenire. Dopo lunghe ricerche; lo trova nel banchiere Luigi Morgan, anch'egli vedovo, il quale, accogliendo ben volentieri queste seconde nozze; incappa però nell'ira di Bretella più che mai deciso a conquistare Silvia. Il piano per eliminare Morgan però in parte fallisce, ottenendo soltanto il risultato di far giurare all'atterrito banchiere di rimanere per sempre fedele alla moglie scomparsa. A questo punto ad Asso, fermo nel suo proposito di far risposare Silvia, non rimane che una soluzione: trasmigrare nel corpo di un altro che naturalmente ha le sue stesse fattezze ed è come lui un incallito e insuperabile giocatore di poker. Ottenuto il suo scopo, il vero Asso può tornare in cielo e magari, tanto per non perdere l'abitudine, sfidare anche lassù qualcuno ad una partitina ...