Durante la rivoluzione messicana, per un compenso di centomila pesos, un giovane americano, Bill Tate, accetta l'incarico di uccidere, per ordine dei governativi, il generale Elias, capo dei rivoluzionari. Per giungere fino alla sua vittima, Tate riesce ad aggregarsi ad un gruppo di ex-ribelli comandati da El Chuncho, il quale cerca di trarre profitto dalla rivoluzione assaltando i treni militari e le caserme per procurarsi delle armi da vendere ad Elias. Bill ed El Chuncho, dopo varie peripezie, giungono al rifugio del generale rivoluzionario; qui El Chuncho, riconosciuto responsabile della carneficina dell'intera popolazione del villaggio di San Miguel - che egli con le armi in suo possesso avrebbe potuto difendere dalle truppe del governo - si condanna a morte da solo chiedendo di essere giustiziato da suo fratello El Santo: ma l'intervento di Tate provoca la morte di El Santo e del generale Elias. Successivamente quando Bill, ottenuto il compenso dal governo, ne offre metà a El Chuncho questi, scoperta la vera identità dell'americano, lo uccide inneggiando alla rivoluzione che egli stava per tradire.