Fabrice, prossimo studente in medicina, fa ritorno a casa, nell'alta Savoia, dove la madre vedova e il giovane prof. Francois trascinano ormai stancamente un loro consorzio finanziario e sentimentale. Il fratello maggiore Julien ha riportato dal Vietnam (siamo nel 1951) il sistema nervoso distrutto e la diarrea. In una casa vicina due vecchi spiritisti, tra una seduta e l'altra al tavolino che ''parla'' grazie a un banale trucco, si occupano più a impedire che a favorire la riabilitazione di una ragazza muta e ritardata, Hellé, orfana dalla nascita, vittima dall'età di tredici anni di ogni maschio. Nasce una simpatia, che diventerà amore, fra Hellé, che impara a parlare, e Fabrice.